Centinaia di anni fa gladiatori, schiavi e uomini dalla forza sovrumana rischiavano la vita per lo spettacolo, per il piacere di pochi; Roma e il Colosseo erano il centro del mondo. In epoca moderna tanti registi hanno celebrato la città eterna in pellicole e serie tv. Tra questi però, Pier Paolo Pasolini descriveva la città attraverso le periferie, luoghi che ha amato e dove ha passato buona parte della sua breve vita. Negli anni del boom economico narra di un ambiente romano sconosciuto ai più, dove non vi è alcuna bellezza, dove la fanno da padrone i grandi edifici, le baracche abusive, gli autobus. In questo contesto al limitem urbis, il regista punta l'attenzione sugli esseri umani, siano essi militari o semplici ragazzini che giocano. Mentre nel recente passato, negli anni novanta per essere precisi, Roma è una esplosione di centri sociali, definiti come la nuova industria italiana, dei rave e della fine della editoria underground italiana.
Dopo secoli di storia gloriosa, chi sono oggi gli eroi di Roma? Sono gli artisti che dipingono le mura di Tor Marancia, della Prenestina e della Tuscolana; o, meglio, sono i personaggi dipinti sui muri di palazzine alte 15 metri. Personaggi di fantasia, irreali, ma che sono così forti da trasformare le zone periferiche o le più malfamate di Roma in zone dove fare aperitivi, passeggiate e pic nic. Questo progetto ha l'obiettivo di descrivere la nuova Roma, la città dentro la metropoli. Cercare di rendere immortali i protagonisti di questi anni attraverso la realizzazione di ritratti e rapportarsi a un'opera d'arte come a un essere vivente.
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